I Forum sul Turismo Enogastronomico

Le aziende hanno fame di riscatto. Il territorio c’è e risponde al progetto An.Co.R.A.

È partito nel migliore dei modi il 1° forum sul turismo organizzato dal GAL Anglona Coros a Ittiri.

Nonostante il mal tempo, la sala del “Centro Arti e Mestieri” ha accolto oltre trenta imprese, quaranta imprenditori e aziende, supportati dai rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto far sentire la loro presenza a chi lavora e fa crescere l’ economia nel proprio paese. Il tessuto imprenditoriale di sei paesi del Coros e dodici dell’Anglona, si è riunito a Ittiri per raccontarsi, confrontarsi e iniziare a costruire quella rete che permetterà di strutturarsi e offrire al visitatore un’offerta esperienziale unica. L’incontro si è aperto con i saluti del Presidente del GAL Anglona Coros Gian Franco Satta che ha salutato i partecipanti e ha dato il benvenuto agli operatori del settore e alle imprese, insieme al padrone di casa il sindaco di Ittiri e vicepresidente del GAL Antonio Sau. Unanime il pensiero sulle ricchezze del territorio: Anglona e Coros fanno da cerniera al nord ovest e offrono un patrimonio materiale e immateriale inestimabile. La creazione della destinazione turistica è un passo doveroso per diventare appetibili nel mercato e per far conoscere la Sardegna, passando dal mare ed entrando nel cuore della sua identità. Il Progetto An.Co.R.A. costruisce questo percorso. Il direttore del GAL Simone Campus è partito da qui per illustrare quelli che sono i prossimi passi da fare: un coordinamento di rete che abbia come cabina di regia il GAL e che possa guidare la nascita della DMO e della destinazione. Durante la giornata, spazio agli ospiti d’eccellenza che hanno illustrato la loro esperienza a partire da Giovanni Pattoneri, direttore Gal Del Ducato, che ha descritto le iniziative del suo territorio e il piano strategico adottato per valorizzare le risorse enogastronomiche come ad esempio la nascita del “Mito della malvasia”. Nelle realtà italiane turisticamente più evolute, spiega Pattoneri, i Gal sono il cuore pulsante delle destinazioni turistiche rurali che insistono sul connubio che lega il territorio alle sue eccellenze enogastronomiche.

Grande attenzione per il caso Pani di Sardegna, illustrato dal suo progenitore Tommaso Sussarello, event manager e esperto di turismo sostenibile, che ha puntato l’accento sul tema degli eventi legati all’enogastronomia e alle infinite potenzialità che ancora si possono sviluppare attorno a questo tema cosi apprezzato e condiviso da tutte le comunità. Dati e casistiche: attenzione anche ai numeri forniti da Letizia Marongiu, esperta di marketing territoriale che ha illustrato esempi concreti sul buon funzionamento di esperienze territoriali in luoghi a vocazione agricola come l’Ogliastra e il Mandrolisai, prendendo come esempio le “strade del Cannonau”. In chiusura un ottimo spunto di riflessione è stato fornito da Giuseppe Izza, ispettore di organismi di controllo di prodotti alimentari, che ha lanciato delle vere e proprie provocazioni sul modo di fare turismo oggi che deve fare ancora maturare: puntando sulla destagionalizzazione la Sardegna potrebbe essere la meta del turismo oleario, casario, panario: c’è fame di conoscenza e i sardi hanno un territorio ricchissimo di prodotti unici e di qualità.

Durante i laboratori, che si sono protratti nel tardo pomeriggio, spazio all’innovazione, alle proposte e al confronto. Le lamentele, per altro giustificate dalle conseguenza del lungo periodo di emergenza sanitaria, hanno lasciato spazio alla voglia di ripartenza. Le imprese non partono da zero: sia a livello di iniziative che di collaborazioni, hanno fatto il loro percorso; ma è emerso che non riescono a curare tutto, sopratutto i rapporti di rete o la promozione. Hanno bisogno di una cabina di regia, un coordinamento di rete che oggi con il progetto An.Co.R.A. è possibile concretizzare. Molte imprese hanno già attivato percorsi sensoriali legati al cibo e al vino: le visite in cantina, i laboratori del gusto con il coinvolgimento del visitatore, degustazioni legate ovviamente alla vendita dei prodotti. Azioni strategiche che funzionano e che hanno fatto crescere i produttori. Attraverso una strategia consapevole e condivisa il territorio può anch’esso crescere e sviluppare un ‘appetibilità straordinaria, partendo dalla conquista del palato, arrivando alla conquista dell’esperienza Sardegna. Le ricette ci sono, ora è il momento di scriverle in un disciplinare e creare l’offerta turistica integrata.

“Preceduti da una fase di studio e analisi del contesto territoriale - evidenzia il Presidente Gianfranco Satta - gli incontri che in questo momento stiamo promuovendo nei nostri centri, costituiscono dei veri e propri laboratori di progettazione partecipata. Lo spirito propositivo raccolto dall'ascolto delle imprese nella prima tappa di Ittiri ci incoraggia per il proseguo del progetto e costituisce un ottimo punto di partenza per i prossimi forum. C'è consapevolezza e maturità nel tessuto imprenditoriale locale che la rete costituisca uno strumento indispensabile di sviluppo. Unitamente a questo, è stato altresì importante aver ricevuto l'apporto della componente pubblica, sindaci del territorio e rappresentanti del consiglio regionale hanno dimostrato con la loro presenza che difronte alla ricerca di un buon risultato sono possibili unità di intenti e condivisione.”

L’importanza della rete è stata sottolineata anche dagli interventi della consigliera regionale Desirè Manca e del Presidente del consiglio regionale Michele Pais che sono intervenuti al forum.

Il prossimo appuntamento con An.Co.R.A. si terrà a Perfugas il 16 maggio dove si parlerà di turismo culturale. Sui canali social del gal Anglona Coros è possibile visionare un reportage completo dell’evento. Le imprese o gli operatori di servizio che vogliono partecipare al prossimo incontro possono effettuare la pre-registrazione ai forum tematici tramite il seguente link: https://bit.ly/forum-ancora.

Pubblicato il:

il 10.05.2022

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